Lucia, giovane geometra e madre single di una adolescente, lavora saltuariamente per il comune con progetti con i quali spera di potersi affrancare da una vita da precaria. L’ultimo, pomposamente chiamato L’Onda, sembra essere il fiore all’occhiello dell’assessore che glielo affida, sperando che il bisogno di lavorare la costringa a non andare troppo per il sottile. Ma durante una delle tante giornate passate a rilevare le caratteristiche del terreno, Lucia fa un incontro inatteso.
Sembra una profuga la donna che le parla prima in una strana lingua e poi in italiano. Ma lei sostiene di essere “la madre di Dio”.
Lucia imputa inizialmente questo incontro alla stanchezza, poi teme di essere diventata pazza. Anche perché nessuno all’infuori di lei vede questa presenza, che si dimostra molto determinata, ai limiti della violenza fisica, per convincerla a seguire le sue istanze. La Madonna è manesca, la prende per i capelli, le sbatte la testa contro il muro, la butta per terra, sempre con un atteggiamento freddo e distaccato. Ma sa anche consolarla in silenzio nei momenti di disperazione quando Lucia non sa come comportarsi al lavoro, poiché la Madonna sostiene che il complesso dell’Onda non vada fatto, ma su quel terrreno si debba erigere una chiesa.
Possiamo leggere la reazione di Lucia come un presa di coscienza, o come un ripensamento. Certamente non come folgorazione mistica perchè non è mai stata religiosa. Il regista insiste sul tasto satirico e comico per sdrammatizzare, ma la seconda parte del film dimostra come non abbia ben chiaro come uscire in maniera decorosa dalla situazione pseudo religioso-ecologica e lo spettatore stenta a decodificare il suo messaggio
Mi fermo qui per non rovinare il finale.

La trama di questo film del regista Gianni Zanasi è originale e curiosa, molto ben recitata da Alba Rohrwacher ed Elio Germano.
Ma forse volere affrontare troppi temi contemporaneamente, immigrazione, genitorialità, salvaguardia dell’ambiente, precariato, spiritualità e collusione fra potere politico e interessi privati, non ha giovato nel complesso alla narrazione, un po’ confusa e sicuramente poco lineare.

by manu52

 

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