Dal libro bestseller di Serra, rampolli della Milano bene e anche “progressista”, alle prese con i soliti problemi generazionali genitori – figli. La regista Francesca Archibugi mette in scena per il grande schermo questa rappresentazione, già monologo teatrale sempre con Claudio Bisio, anche qui protagonista nella parte del padre, anche marito separato, nei pasticci a gestire rapporti conflittuali con il figlio. Bella la Milano fotografata nel film, gli scorci e gli ambienti di una città magari non più da bere come negli anni ’80, ma comunque rivestita di nuovo fascino nella sua versione post Expo.

Per chi non avesse ben capito o non avesse udito bene in sala, quella parola, la più pronunciata nel film, di cinque lettere, che comincia con “c”, finisce con “o” e ha la doppia consonante prima della “o”, non è “carro” né “callo”.

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